Giovanni Bottesini Concerto for Double Bass No 2 in B Minor

‘800 da riscoprire: ritratto di un contrabbassista celebre che fu anche compositore, direttore d’orchestra e di conservatorio oltre che organizzatore musicale

Giovanni Bottesini

Esami di riparazione

di Alberto Cantù (Amadeus settembre 2007)

Pronunci Giovanni Bottesini e come nell’Orfeo ed Euridice di Calzabigi-Gluk “l’eco risponde” e dice: “il Paganini e contrabbasso”.
È un’eco suggestiva quanto ingannevole perché Bottesini e musicista che i luoghi comuni del giornalismo definirebbero a trecentosessanta gradi. “Musicista totale“, insomma, come George Enescu, anche se “in minore” paragonato al collega rumeno. La storia ha sottovalutato entrambi: per tutti due, però, oggi è in atto un riesame riparatorio.

Cremasco (1821) è morto a Parma (1889), Giovanni Bottesini accerto le doti, la tecnica naturale, il destino del virtuoso e di chi è nato per il “credenzone spiritato” (Barilli): il contrabbasso tre corde dei cimenti virtuosistici cui provvede Carlo Giuseppe Testore. Strumento -ancora Barilli- di cui Bottesini sa “spiritualizzare la grottesca meccanica“. Con cui riesce ottenere “effetti sempre più rari pericolosi” in eco a Paganini. Per il quale trovò una cavata “dolce interminabile, pacifica, distesa” che sembrerebbe fare a pugni con lo strumento e suona invece assolutamente naturale oltreché mirabile.

http://www.quintettobottesini.it/giovanni_bottesini.html

grazie a Simonetta Jaramillo che ha fornito video!

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