Aldrovandi. Il Coisp manifesta sotto le finestre della mamma di Federico

Aldrovandi. Il Coisp manifesta sotto le finestre della mamma di Federico

 

http://radio.rcdc.it/archives/aldrovandi-il-coisp-manifesta-sotto-le-finestre-della-mamma-di-federico-115748/

Mercoledì 27 Marzo 2013 – 20:11

FERRARA – «Non avrei voluto farlo perchè a me costa moltissimo, ma sono scesa con alcune mie amiche e colleghe e ho mostrato prima alla piazza, poi a loro la foto di Federico. Nessuno di loro mi ha guardata e dopo un pò sono andati via. È stato triste, terribile, doloroso, sono scioccata». Così Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo morto nel 2005 a Ferrara a 18 anni durante un controllo di Polizia, racconta all’Adnkronos cosa è accaduto questa mattina intorno alle 10.30 sotto il suo ufficio, in piazza Savonarola a Ferrara. È qui, infatti, che stamattina il Coisp ha organizzato un sit in di solidarietà per i 4 agenti di Polizia che sono stati arrestati, dopo essere stati condannati in via definitiva per eccesso colposo in omicidio colposo per la morte di Federico.
Alla manifestazione, promossa dal sindacato indipendente di polizia che questo pomeriggio terrà il proprio congresso nazionale proprio a Ferrara, hanno partecipato una ventina di persone che hanno mostrato striscioni di solidarietà ai 4 colleghi arrestati. Un messaggio che il Coisp da circa un mese lancia anche tramite un camper che gira per il ferrarese.
«Ad un certo punto ci siamo affacciate alla finestra e abbiamo visto cosa stava accadendo, – prosegue Patrizia Moretti – abbiamo visto il sindaco Tiziano Tagliani scendere e andare a parlare con loro dell’inopportunità del sit in, ma da lì uno dei manifestanti, molto grosso e alto, ha cominciato a inveire contro il sindaco e ho visto anche alcuni spintoni»

 

http://www.leggo.it/news/cronaca/aldrovandi_20_poliziotti_sotto_casa_della_madre_lei_mostra_la_foto_del_figlio_morto/notizie/220814.shtml

ECCO IL POST SU FACEBOOK
«Ecco il gruppo Coisp che manifesta sotto il mio ufficio la solidarietà a Pontani Forlani Segatto Pollastri (i quattro poliziotti condannati) responsabili dell’omicidio di mio figlio. Sono poliziotti. Sono come quei 4?».

Il sit-in di protesta è andato infatti in scena sotto l’ufficio della madre del ragazzo ucciso; il gruppo di manifestanti si è radunato questa mattina in piazza Savonarola a pochi metri dalla sede del municipio di Ferrara dove lavora come dipendente comunale Patrizia Moretti. E dunque lei ha giudicato l’iniziativa «una chiara provocazione» verso di lei e verso il Comune, considerato «che la città sta lavorando per mantenere buoni rapporti con la questura e il ministero dell’Interno». Sulla stessa linea, ha sottolineato la Moretti, anche il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, sceso in strada per invitare gli organizzatori a spostarsi di qualche metro. Invito caduto nel vuoto, spiega la mamma di Federico, e bollato come «inspiegabile» e «tardivo» dal sindacato.

Il presidio si è sciolto solo quando la donna ha mostrato ai manifestanti la foto del figlio morto in obitorio con il viso circondato di sangue. «Avevo deciso di non accettare alcuna provocazione. Ma poi – ha raccontato – non potevo lasciar correre. Così, sono scesa insieme a due colleghe, ho preso la foto di Federico e l’ho aperta verso di loro. La maggior parte dei manifestanti ha tenuto gli occhi bassi». Il sit-in odierno – collegato al congresso regionale del Coisp – si inserisce nel tour in camper organizzato dal sindacato di polizia, per protestare contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Bologna di non concedere misure alternative alla prigione (sei i mesi residui di pena da scontare) a Paolo Forlani, Luca Pollastri, Enzo Pontani e Monica Segatto, poi scarcerata il 18 marzo scorso in base al cosiddetto provvedimento «svuota carceri». Lo striscione esibito dagli appartenenti al Coisp recitava «Le legge non è eguale per tutti. I poliziotti in carcere, i criminali a casa», tema conduttore di un successivo dibattito pubblico. Una manifestazione sorprendente: così l’ha definita il senatore Pd e presidente dell’associazione A Buon Diritto Luigi Manconi.

Manifestazione finita quando la madre del diciottenne «è scesa in strada portando con sé la foto del figlio con i segni delle violenze subite. È inaccettabile che di fronte a svariate sentenze che hanno stabilito quante e quanto gravi fossero le responsabilità dei condannati, Patrizia Moretti sia ancora costretta a mostrare lo scempio che è stato fatto di Federico per chiedere silenzio e rispetto. Le era dovuto dal primo momento e continua a esserle negato». Su Twitter Niki Vendola posta: «Oggi con gesto sconsiderato, rinnovato dolore per omicidio Aldrovandi. Oltre ogni limite. Un forte abbraccio a Patrizia e ai suoi familiari».

http://www.unita.it/italia/aldrovandi-agenti-contro-madre-br-lei-mostra-foto-terribile-1.491488

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