27 gennaio: giornata della DIMENTICANZA

27 gennaio: giornata della DIMENTICANZA

Posted on gennaio 26, 2013 by contromaelstrom

Ancora sulla “giornata della dimenticanza“, come dovrebbe essere chiamata la giornata del 27 Gennaio, invece che “giornata del ricordo“, vista la gara di dimenticanza delle istituzioni italiane e del mondo della cultura in merito alle atrocità commesse dagli eserciti italiani. Una rimozione condivisa da tutte le forze politiche, accomunate nel più squallido Revisionismo storico, ben rappresentate dall’ex-presidente della Repubblica Francesco Cossiga, quando nel dicembre 1990, ebbe candidamente ad affermare, reiterando l’insultante mito del “buon italiano”, che «noi italiani non abbiamo conosciuto gli orrori dei campi di concentramento»

Dice Spartaco Capogreco (autorevole studioso dei “campi di concentramento” italiani in particolare in Jugoslavia) «Auschwitz esercitò il suo potente effetto assolutorio, anche nei confronti dell’internamento praticato dal regime fascista, al punto tale che quest’ultimo rimase per decenni pressoché assente dalla memoria degli italiani e dall’interesse della storiografia nazionale […] quanto ad efferatezza, i crimini di guerra compiuti dall’Italia prima e durante la seconda guerra mondiale sono stati in varie occasioni non meno terribili di quelli commessi da altre potenze espansionistiche e coloniali».

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L’impunità dei diretti responsabili di questi “crimini contro l’umanità” è il corollario di questa “dimenticanza“.  A Graziani, artefice degli enormi campi impiantati nel golfo della Sirte tra il 1930 ed il 1933, dove trovarono la morte metà dei 100.000 libici sradicati dal Gebel. Addirittura le istituzioni di questa merda di paese l’11 agosto 2012 gli hanno dedicato un monumento nel comune di Affile (prov. di Roma). E quel monumento è ancora lì!, a simboleggiare la connivenza con le stragi fasciste di ogni istituzione e di ogni parlamentare che siede e siederà su quegli scranni.

Così come l’altro grande massacratore gen. Roatta, mai processato e protetto dalle istituzione repubblicane che invece si accaniscono a riempire le aule dei tribunali e le carceri con chi ruba una mela o tira un sasso.

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«Il raffronto tra i campi italiani della Jugoslavia e quelli della Libia, insomma, sembra avvalorare ulteriormente quell’impronta <coloniale> dell’aggressione fascista alla Jugoslavia…Oltre alle tende dei campi, anche i reticolati fatti erigere dal generale Roatta attorno alle principali città slovene (trasformate esse stesse, di fatto, in enormi campi di concentramento) ricordano quelli issati negli anni Trenta al confine libico-egiziano.  E   vale la pena ricordare che, il 29 luglio 1932, Pietro Badoglio invitava Graziani a non smobilitare l’ «intelaiatura della nostra azione di comando che ha come basi il reticolato e i campi di concentramento».

Carlo Spartaco Capogreco – I campi del duce, Einaudi 2004, pag.141

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http://contromaelstrom.com/2013/01/26/27-gennaio-giornata-della-dimenticanza/

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