Interesse dei lavoratori della testa al rivolgimento
Fe-hu-wang chiese: Che interesse hanno al rivolgimento i lavoratori della testa, fuorché l’interesse di tutti? Me-ti rispose: Pigliamo i medici. Ognuno sa che ci sono troppi medici perché possano guadagnar bene, ma troppo pochi perché possano curar bene. Molti medici hanno poco lavoro, eppure devono comprimere i loro studi in pochi anni e terminarli in fretta e furia. Quelli che guadagnano meno sono quelli che hanno più malati, perché i più dei malati sono poveri. I poveri sono maggiormente esposti alle malattie e sono curati peggio. I loro medici non hanno tempo di perfezionarsi. Sono tanto occupati a usare metodi sbagliati che non hanno tempo di studiarne di più giusti. L’ultima parola sull’uso di un medicinale la dicono i commercianti di medicinali. Ai malati si prescrive spesso non quel che li cura meglio, ma quel che costa più denaro. Ma il peggio di tutto è che i medici non possono far nulla per impedire le malattie. Essi hanno influsso sullo Stato solo in quanto possono ottenere dei guadagni per gli sfruttatori; talvolta questo può accadere mediante provvedimenti utili agli uomini, ma altrettanto o più spesso mediante provvedimenti che sono loro dannosi. I medici dicono che sui loro tavoli tutti gli uomini sembrano loro uguali. Ai medici si spedisce a domicilio il malato in uno stato che non è il suo solito: in forma di un corpo nudo, privo di occupazioni, senza un passato e un futuro determinati. Non viene eliminata la causa della malattia, ma tutt’al più l’effetto di questa causa, cioè appunto la malattia.
La posizione dei medici si rivela nel modo più chiaro in guerra. Essi non possono far nulla per impedire la guerra, possono soltanto rappezzare le membra sfracellate. E nelle nostre città la guerra c’è sempre.
Bertolt Brecht :
DEL GRANDE METODO