DEL GRANDE METODO (sezione dellle svolte) 103

Interesse dei lavoratori della testa al rivolgimento

 

Fe-hu-wang chiese: Che interesse hanno al rivolgimen­to i lavoratori della testa, fuorché l’interesse di tutti? Me-­ti ri­spose: Pigliamo i medici. Ognuno sa che ci sono trop­pi medici perché possano guadagnar bene, ma troppo po­chi perché possano curar bene. Molti medici hanno poco lavoro, eppure devono comprimere i loro studi in pochi anni e terminarli in fretta e furia. Quelli che guadagnano meno sono quelli che hanno più malati, perché i più dei malati so­no poveri. I poveri sono maggiormente esposti alle malattie e sono curati peggio. I loro medici non han­no tempo di perfezionarsi. Sono tanto occupati a usare metodi sbagliati che non hanno tempo di studiarne di più giusti. L’ultima parola sull’uso di un medicinale la dicono i commercianti di medicinali. Ai malati si prescrive spes­so non quel che li cura meglio, ma quel che costa più de­naro. Ma il peggio di tutto è che i medici non possono far nulla per impedire le malattie. Essi hanno influsso sullo Stato solo in quanto possono ottenere dei guadagni per gli sfruttatori; talvolta questo può accadere mediante prov­vedimenti utili agli uomini, ma altrettanto o più spesso mediante provvedimenti che sono loro dannosi. I medici dicono che sui loro tavoli tutti gli uomini sembrano loro uguali. Ai medici si spedi­sce a domicilio il malato in uno stato che non è il suo solito: in forma di un corpo nudo, privo di occupazioni, senza un passato e un futuro deter­minati. Non viene eliminata la causa della malattia, ma tutt’al più l’effetto di questa causa, cioè appunto la ma­lattia.

La posizione dei medici si rivela nel modo più chiaro in guerra. Essi non possono far nulla per impedire la guer­ra, posso­no soltanto rappezzare le membra sfracellate. E nelle nostre città la guerra c’è sempre.

Bertolt Brecht :

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