Swift Jonathan : Un serio vademecum satirico per farsi beffe di potenti, fanatici e lacchè, A Modest Proposal.

Swift Jonathan

Un serio vademecum satirico per farsi beffe di potenti, fanatici e lacchè

Sab, 24/03/2012 – 22:40 — Lupus-Menichetti

Sono convinto che molti lettori di Swift, quanto meno quelli adulti, prima o poi si siano chiesti come abbia fatto un misantropo come lui a diventare, con “I viaggi di Gulliver”, uno scrittore “per ragazzi”. Non so come ma evidentemente, tra tagli e letture superficiali, è stato possibile spacciare una satira crudele come  innocua fiaba ad uso delle nuove generazioni.

Senza addentrarci nel merito di questi misteri della critica e dell’editoria, e forse anche della pedagogia, fin da ora, freschi della lettura di “Un serio vademecum satirico per farsi beffe di potenti, fanatici e lacchè”, edito dalla Piano B, possiamo confermare quanto si è scritto in merito allo Swift misantropo e padre della satira e dell’umorismo in lingua inglese.

L’antologia comprende il celebre “Una modesta proposta”, nel quale Swift propone di usare i bambini poveri come portata principale per le tavole delle classi benestanti dei ricchi irlandesi. Insomma, visto che la situazione sociale era quella che era e non vi erano apparenti vie di uscita, almeno si poteva ottimizzare la presenza di tante bocche da sfamare per sfamare i privilegiati del tempo: l’istituzionalizzazione virtuosa del cannibalismo.

Poi con “Istruzioni per il lacchè”, il nostro Swift predispone un manuale ad uso di servi infedeli, ricco di soluzioni pratiche per cavarsela a buon mercato fregando i propri padroni e magari in prospettiva di fare carriera cambiando la propria classe sociale.

“La favola della botte” è l’altra satira celebre dello scrittore irlandese, dove ad essere prese di mira sono i fanatismi e i dogmatismi degli uomini di Chiesa. Seguono il “Discorso contro l’abolizione del cristianesimo” e “L’arte della menzogna politica”: la prima una parodia che ha ancora come obiettivo l’integralismo e il fanatismo di teologi e preti; l’altra, in realtà composta dall’amico John Arbunthnot, che massacra quei politici che già allora si confermavano come una categoria umana particolarmente squallida.

E poi la “Meditazione su di un manico di scopa”, dove Swift, con stile pacato e raffinato, quindi facendo il verso alle riflessioni di Robert Boyle, al tempo molto di moda, mostra nuovamente tutto il suo sarcasmo e misoginia. Plausibile che, in virtù di queste riflessioni dolciastre e apparentemente elevate, qualcuno meno smaliziato abbia pensato davvero a qualcosa di edificante, mentre in realtà Swift mostrava il meglio di sé nell’annichilire i potenti e gli intellettuali fasulli.

Se in questi celebri e meno celebri pezzi satirici davvero si coglie tutto il sarcasmo verso la classe dominante del tempo e quindi anche quella misoginia che pare in vita sia l’abbia sempre più pervaso di anno in anno, nel brano centrale dell’antologia, quarta ed ultima parte dei  Viaggi di Gulliver, “Yahoo e Houyhnhm”, predomina su tutto una sfiducia cosmica nei confronti dell’essere umano.

Gulliver giunge in questa misteriosa isola dove gli esseri civili e pensanti hanno aspetto di cavallo mentre le bestie assomigliano a uomini abbrutiti, pelosi e con tanto di poppe ciondoloni. Il risultato della convivenza con i più civili houynhnm?

Gulliver, una volta rientrato fortunosamente in patria, non riuscirà più a tollerare la presenza degli esseri umani e tanto meno dei suoi familiari, di sua moglie: “tuttavia, poiché l’odore di uno yahoo [n.d.r.: l’uomo] continua ancora a darmi fastidio, tengo sempre il naso ben tappato con erba ruta, lavanda o foglie di tabacco. E benché per un uomo sia difficile disfarsi di vecchie abitudini, non dispero del tutto, in futuro, di sopportare la compagnia di uno yahoo senza risentire il timore dei suoi denti o dei suoi artigli” (pag. 80).

Davvero c’è da chiedersi come mai lo Swift degli yahoo e degli houynhnm sia stato saccheggiato dalle case editrici per imbastirci libri dedicati all’infanzia. A parte aspetti chiaramente commerciali, è probabile, com’è stato scritto da qualche attento critico, che dello scrittore irlandese si sia voluto dare apposta una lettura parziale, magari confinando la sua satira e il suo nichilismo distruttivo nei limiti del carattere un po’ squilibrato di Swift; e così evitando di cogliere appieno le posizioni di durissima critica sociale che invece appaiono evidenti vuoi al lettore adulto, vuoi comunque al lettore che abbia sotto gli occhi i testi integrali dei suoi pezzi satirici.

EDIZIONE ESAMINATA E BREVI NOTE:

Jonathan Swift (Dublino, 30 novembre 1667 – Dublino, 19 ottobre 1745) è stato uno scrittore e poeta irlandese, autore di romanzi e pamphlet satirici. Considerato tra i maestri della prosa satirica in lingua inglese, tra le sue opere più note: I viaggi di Gulliver, Il racconto di una botte e il pamphlet Una modesta proposta.

Jonathan Swift, Un serio vademecum satirico per farsi beffe di potenti, fanatici e lacchè, Piano B (collana Elementi), Prato 2012, p. 152 (Trad. Antonio Tozzi)

Luca Menichetti. Lankelot, marzo 2012

http://www.lankelot.eu/letteratura/swift-jonathan-un-serio-vademecum-satirico-farsi-beffe-di-potenti-fanatici-e-lacch%C3%A8.html

È considerato tra i maestri della prosa satirica in lingua inglese, attraverso cui si occupò di politica e religione, mettendo in luce certa follia e presunzione umana.
Probabilmente lo conoscerete in quanto autore dei famosi Viaggi di Gulliver, il suo capolavoro, dove sotto l’aspetto fittizio della fiaba, dà sfogo alla propria misantropia e rabbia nei confronti del genere umano e del mondo a lui contemporaneo.

E anche noto per la poesia e i suoi saggi, ma soprattutto per le sue opere satiriche.
E tra queste, di certo spicca l’insolita e grottesca “A Modest Proposal” (Una proposta modesta).

O meglio, il titolo completo dell’opera era:

CITAZIONE

A modest proposal: for preventing the children of poor people in Ireland from being a burden to their parents or Country, and for making them beneficial to the Public

(Una modesta proposta: per evitare che i figli degli Irlandesi poveri siano un peso per i loro genitori o per il Paese,)

moralismo, di trasformare il problema della sovrappopolazione tra i cattolici irlandesi nella sua stessa soluzione. La proposta dell’autore consiste nell’ingrassare i bambini denutriti e darli da mangiare ai ricchi proprietari terrieri anglo-irlandesi. I figli dei poveri potrebbero essere venduti in un mercato della carne all’età di un anno per combattere la sovrappopolazione e la disoccupazione. Così facendo si risparmierebbe alle famiglie il costo del nutrimento dei figli fornendole di una piccola entrata aggiuntiva, si migliorerebbe l’alimentazione dei più ricchi e si contribuirebbe al benessere economico dell’intera nazione.
L’autore offre un supporto statistico per le sue asserzioni e fornisce dati specifici sul numero di bambini da vendere, il loro peso, il prezzo ed i possibili modi di consumazione. L’autore suggerisce alcune ricette per preparare questo «delizioso» tipo di carne ed è sicuro che questa cucina innovativa darà spunto per ulteriori piatti. Anticipa, inoltre, che le pratiche di vendita e di consumo di bambini avranno positivi effetti sulla moralità familiare: i mariti tratteranno le loro mogli con più rispetto ed i genitori valuteranno i loro bambini in modi finora sconosciuti. La sua conclusione è che l’implementazione di questo progetto aiuterà a risolvere i problemi complessi dell’Irlanda in materia sociale, politica ed economica più di ogni altra misura finora proposta.

Quest’opera è ritenuta il più grande esempio di ironia nella storia della letteratura inglese

http://creepypasta.forumcommunity.net/?t=52232515

 

Literary analysis: A Modest Proposal, by Jonathan Swift

by Matt Mortensen

Created on: April 30, 2007   Last Updated: May 08, 2007

Cutting Wit at its Finest
An analysis of the satire of
A Modest Proposal

Jonathan Swift’s A Modest Proposal is an excellent example of the sharp wit and biting sarcasm that was employed in the satire of the late seventeenth and early eighteenth centuries. Through the effective use of sarcastic comparisons and ironic exaggerations, Swift managed to impose his cutting wit in a manner and to an extent that was virtually unprecedented in literature. Although the subjects, or targets, of his sarcasm are different, the genius inherent in his method of employing it is quite similar.
Jonathan Swift is a master when it comes to satire and cutting wit in writing. His famous satire, A Modest Proposal, is without a doubt one of the world’s foremost examples of genius in biting sarcasm and irony in literature, whether in comparison to the writings of his time or even down to the present day. The irony and sarcasm inherent in the title alone is a perfect example of the power of the written word tweaked slightly in its application.
A Modest Proposal is a pamphlet that Swift wrote in protest to the oppressive treatment of the Catholic peasants of Ireland by the English, particularly the English absentee landlords, after the abdication of James II. At the time of its writing, the peasants of Dublin, and Ireland in general, were in an extremely poverty-stricken condition (Norton 2473, footnote #1). They had become quite populous and therefore quite a burden to the state. Therefore, A Modest Proposal is, as Swift states in its introduction, a proposed solution “for preventing the children of poor people in Ireland from being a burden to their parents or country, and for making them beneficial to the public (Norton 2473).”
In using the word “modest” to describe his proposal, Swift introduces an exaggeration of epic proportions. The utilization of such an unassuming word to describe a suggestion as horrific and appalling as that which is described in the proposal is utterly ludicrous in principle, and this is precisely why it is so effective in its application. A well-employed paradox is an excellent way to grab the attention of an audience, and Swift is a master of this practice. One needs only read several lines into the text of A Modest Proposal before it becomes indubitably clear that the proposal is anything but modest.
In short, Swift’s “proposal” is that Ireland’s overpopulation problem could be solved by selling a large portion if its one-year-old children on the market

http://www.helium.com/items/307579-literary-analysis-a-modest-proposal-by-jonathan-swift

 

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