Il carcere è una lente d’ingrandimento della vita “fuori” dal carcere.

Il carcere è una lente d’ingrandimento della vita “fuori” dal carcere.

“Questa diseguaglianza innesca un sistema di relazioni perverso che porta a fare di un pacchetto di cicche o una confezione di batterie l’obiettivo della propria giornata, per cui scambiare qualsiasi cosa, concedere favori, fare promesse, spaccare una faccia o infilare armi improvvisate nella pancia del proprio vicino. Si crea un circolo vizioso di potere misero, violenza e sopraffazione nel quale vige il “mors tua vita mea”, un’etica iper-individualista che disgrega le relazioni sociali, gli istinti solidali e cooperativistici delle persone.

riflessione di Zeno, sulla sua esperienza in carcere perché  NOTAV

 

Michel Foucault- Sorvegliare e Punire.

http://www.controappuntoblog.org/2012/02/22/michel-foucault-sorvegliare-e-punire/

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