Ma quali OLIMPIADI !… AMNISTIA per chi sta in carcere

Ma quali OLIMPIADI !… AMNISTIA per chi sta in carcere

Posted on luglio 26, 2012

In tutto il paese, in decine e decine di carceri la popolazione detenuta è in lotta! La protesta ha unito le carceri dal nord al sud e alle isole.

In Puglia, da Bari a Lecce e a Trani, a Napoli Poggioreale e a Salerno, da Bologna a Udine e poi a Cagliari al Buoncammino, a Gorizia e Ascoli Piceno, a Monza, Cuneo e Genova, da Catania a Rovigo e Treviso, da Roma Rebibbia a Le Vallette di Torino, da Imperia a Firenze Sollicciano, ed altre ancora. Nuove carceri si uniscono alla protesta.

Non vogliono più subire passivamente! Detenuti e detenute dicono NO a un sistema di carcerazione che va oltre il limite della decenza! Costretti e costrette a condizioni di vita inaccettabili, stipati in spazi che sono la metà di quelli riservati agli allevamenti dei suini. Senza acqua, né docce, né igiene; senza spazi fare attività sportive e nemmeno per fare un po’ di movimento. Con un vitto immangiabile e una socialità precaria.

Cosa chiedono i detenuti e le detenute? Chiedono Amnistia, Indulto, accesso rapido alle misure alternative, … insomma vogliono di uscire dal carcere, vogliono mettere fine a quel sovraffollamento criminale, al terrorismo di stato che rende la già dura condizione di chi è privato della libertà del tutto inaccettabile e invivibile. Vogliono tornare liberi e libere!

Il carcere oggi non solo impone sofferenza feroce, è un vero strumento di tortura e di annientamento. Lo ha così definito anche Amnesty International. Un residuo di un passato triste e incivile, inconcepibile all’interno di rapporti umani e sociale evoluti. È anche inadeguato rispetto ai fini che afferma scioccamente di voler raggiungere e che è stato inserito altrettanto “scioccamente” in quella Carta Costituzionale di cui non c’è alcuna ragione di andare fieri!

Eppure lo sapevano i Costituenti, quelli che avevano patito la galera sotto il regime fascista, lo sapevano che il carcere non può rieducare ché anche se lo scrivi che «le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato» (art.27), poi nella realtà il carcere esprime solo e soltanto trattamenti degradanti e disumani, perché è fatto per quello: per annientare, per distruggere la vita! Ma i Costituenti inseriti in quella grande finzione democratica hanno scritto una cosa cui non credevano e non potevano credere, loro che il carcere l’avevano conosciuto! Anche se poi, pentiti, hanno cercato subito, nel 1949, di realizzare una commissione parlamentare per dare la voce ai prigionieri e fare proporre dalla loro voce delle riforme (Commissione Calamandrei-Persico) . Naufragò tutto! Il paese in mano ai democristiani, con i soldi del Piano Marshall Usa doveva costruire un paese capitalistico-moderno, ossia col terrore di stato, con la repressione per frenare gli avanzamenti della classe operaia, a tenere gli “ultimi del mondo” sempre più succubi per avere forza lavoro a basso prezzo. Come oggi, come sempre finché dominerà l’ordine capitalistico, che ci sia la “crisi” o la “crescita”, due slogan, due favole inventate dai padroni, cui molti, troppi di noi credono stupidamente e vi si allineano!

Ogni lotta in carcere è comunque una tappa verso la sua abolizione, è un mattone che togliamo da quel muro ignobile che separa donne e uomini reclusi da donne e uomini liberi: la più grande ignominia costruita dalle società umane!

Il carcere va abolito e per questo oggi dobbiamo essere al fianco di chi dentro lotta!

Non lasciamoli soli, la libertà di chi sta in carcere è la nostra libertà!

Appoggiamo e diffondiamo la lotta nelle carceri!

GIOVEDI 2 AGOSTO troviamoci tutti e tutte a Piazza Arenula alle 17 al fianco delle lotte in carcere, per la sua abolizione


http://contromaelstrom.wordpress.com/2012/07/26/ma-quali-olimpiadi-amnistia-per-chi-sta-in-carcere/

 

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