mini Tour nella sanità italiana

Tanto le traversie per fare un esame, una ecografia, una tac le conoscete!

  i piccoli ospedali che chiudono pure!

Il dentista poi se non hai i soldi è….”chi l’ha visto?

Il primo risparmio deve arrivare dalla pubblica amministrazione, non solo per dare il buon esempio. Ecco perché dal 1° luglio prossimo l’Authority per i contratti pubblici pubblicherà on line i prezzi di riferimento, ossia il limite massimo di spesa consentito per dispositivi medici e farmaci ospedalieri. E tutte le Asl o gli ospedali che differiranno da queste tariffe dovranno pagare la differenza.

E’ il primo risultato concreto di una revisione alla quale pensavano in molti tra i contribuenti italiani. Perché è sotto gli occhi di tutti il fatto che ci sono forniture di materiale essenziale ma anche potenzialmente poco costoso, dalle semplici garze alle siringhe che a seconda delle zone d’Italia possono costare anche dieci volte di più, mentre tagliando questi costi si potrebbe arrivare ad un risparmio per la sanità pubblica di almeno un miliardo e mezzo.

 

http://www.risparmiosoldi.it/sanita/sanita-arrivano-le-tabelle-standard-per-i-costi/

 

Addio ai vecchi ticket e largo alla franchigia in base al reddito Isee: insomma pagheranno tutti, anche se poco. È una delle grandi rivoluzioni del mondo della Sanità che vuole mettere in atto il prossimo Patto per la Salute, che ha proprio questa proposta in cantiere. Lo ha dichiarato il ministro Balduzzi, affermando le sue intenzioni, ma tutto è ancora da verificare con Governo e Regioni. La franchigia sarebbe dal 2 al 4 per mille sui redditi lordi familiari per tutte le prestazioni all’interno della sanità pubblica nazionale, e dovrebbe accantonare anche le esenzioni per patologia

http://attualita.tuttogratis.it/salute/sanita-addio-al-ticket-e-benvenuta-franchigia-in-base-al-reddito/P160289/

 

La chiamano operazione trasparenza, ma sta già suscitando discussioni la novità che verrà introdotta dal primo marzo in tutti gli ospedali della Lombardia: La Regione ha infatti stabilito di comunicare ai pazienti, compresi quelli provvisti di ticket, quanto sono costati alla sanità lombarda per i vari esami e cure effettuate, una sorta di conto già pagato che ogni cittadino riceverà al momento delle dimissioni da un ricovero o insieme ai risultati degli esami. Proteste da parte dell’Ordine dei Medici

http://attualita.tuttogratis.it/salute/ospedali-in-lombardia-conto-ai-pazienti-dopo-il-ricovero-i-medici-umiliante/P146445/

 

 

La Federazione Sindacale Medici Dirigenti (Fesmed) denuncia la “drastica riduzione” del numero di posti letto nei ospedali italiani, “le profonde carenze delle dotazioni organiche dei medici e dei sanitari e i pericolosi vuoti di assistenza”. I professionisti della sanità considerano che “con solo sei Regioni in grado di assicurare i livelli essenziali di assistenza” è necessario trovare le soluzioni più efficaci per assicurare a tutti i cittadini il diritto di essere curati secondo i propri bisogni. Per questo motivo hanno inviato una lettera al presidente del consiglio, Mario Monti e al Ministro della Salute, Renato Balduzzi.
I medici assicurano che la sanità pubblica italiana sta attraversando una crisi che “compromette il diritto alla salute dei cittadini”. Inoltre, denunciano “i ripetuti tagli alla sanità degli ultimi anni che hanno colpito –dicono- i servizi sociali ed assistenziali, trasferendo competenze improprie al servizio sanitario pubblico”.

 

Uno dei punti più gravi, secondo Fesmed, è la “drastica riduzione del numero di posti letto ospedalieri, che ha portato la dotazione disponibile al di sotto dei maggiori e più sviluppati paesi europei”.

 

I sindacati medici e il settore in generale esigono soluzioni al governo Monti, considerano che è necessaria una ristrutturazione del sistema e una maggior dotazione di risorse per garantire un servizio sanitario di qualità ai cittadini e per avvicinarsi al livello europeo di sanità pubblica.

http://www.dipendentistatali.org/fesmed-denuncia-le-carenze-della-sanita-pubblica-in-italia/

 

Civita Castellana- Al via le consultazioni tra amministrazione e parti sociali per scongiudare la chiusura di Ortopedia

Sono tre le riunioni in programma al comune di Civita sull’Ospedale Andosilla. Quella di lunedì con il personale medico, quella mercoledì con le associazioni culturali, sportive e sociali, e quella di giovedì con il mondo imprenditoriale.

 

“L’obiettivo delle riunioni – ha spiegato il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli – è quello di recepire tutte le istanze provenienti dai cittadini e dalle forze sociali impegnandosi a fare fronte comune per sostenere l’ospedale Andosilla. Nei prossimi giorni contatterò anche i sindaci del distretto industriale e del biodistretto e poi convocheremo un consiglio comunale aperto sul tema. Invito anche tutte le forze politiche a partecipare, evitando inutili quanto dannose speculazioni e strumentalizzazioni. Fino al mese scorso- spiega ancora il sindaco – eravamo arrivati ad un accordo con al Asl per potenziare il reparto di Ortopedia dell’ospedale Andosilla così come prevedeva il decreto 80. Avevamo richiesto di attivare i 16 posti usando gli infermieri già a disposizione nella struttura e la Regione aveva approvato la richiesta di tre medici ortopedici per la valorizzazione del reparto. Questa emergenza a Belcolle cambia completamente le carte in tavola. La Regione Lazio ha inoltre dato il suo via libera all’attivazione del reparto di Pneumologia, che ad oggi non vede luce perché in tutta la Asl di Viterbo non si riesce a reperire un infermiere da destinare a questo servizio. Non è possibile che si agisca con velocità e prontezza quando si tratta di ridurre i servizi e non si abbia altrettanta prontezza quando invece è possibile attivarli”.

04/06/2012

http://www.altolazionotizie.it/news_locali/basso-viterbese/civita-castellana/civita-castellana-al-via-le-consultazioni-tra-amministrazione-e-parti-sociali-per-scongiudare-la-chiusura-di-ortopedia_31236.php


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