Cupio dissolvi borse, musica

era passato il giorno di festa colla borsa americana chiusa…

MILANO – Il Tesoro colloca Btp per un totale di 5,74 mld. I rendimenti salgono. In particolare, i titoli a 5 anni assegnati per 3,39 miliardi, a fronte di una domanda di 4,5 miliardi, fanno segnare un rendimento annuale lordo che sale al 5,66%, +0,80 rispetto all’asta precedente. I titoli decennali, assegnati per 2,34 mld a fronte di una domanda di 3,26 mld, fanno registrare un rendimento in salita al 6,03% (+0,37).

SPREAD A 452 PUNTI
– Lo spread Btp-Bund supera i 450 punti base (452) con il rendimento del Btp a 10 anni in rialzo al 5,83%. C’è attesa per l’asta del Tesoro che oggi metterà sul mercato Btp a 5 e 10 anni per un ammontare massimo di 6,25 miliardi di euro Il differenziale tra i decennali di Spagna e Germania è a 513 punti con il tasso dei Bonos al 6,47%.

EURO-DOLLARO A 1,25 Euro-dollaro sotto la soglia degli 1,25 in apertura di contrattazioni sul mercato europeo dei cambi dove il biglietto verde passa di mano a 1,2467, in linea con la chiusura di Wall Street (1,2498), e in leggero recupero rispetto all’indicazione della Bce di ieri (1,2523).

TOKYO CHIUDE A -0,28% – La Borsa di Tokyo termina la seduta in calo dello 0,28%, a causa dell’ulteriore indebolimento dell’ euro con i dubbi sulla stabilità del sistema bancario spagnolo e con l’incertezza sulle misure di stimolo economico della Cina. L’indice Nikkei si attesta a quota 8.633,19, con una perdita di 23,89 punti, in linea con i ribassi delle principali piazze finanziarie asiatiche.

http://www.leggo.it/articolo.php?id=181608&sez=NEWS

 

Nessuna tregua per la Borsa di Milano che ha incassato oggi l’ennesima chiusura negativa sprofondando al di sotto del muro dei 13000 punti. A pesare su Piazza Affari è stato il pessimo esito dell’asta di Bot a 5 anni e a 10 anni che si è tenuta questa mattina. Il risultato del collocamento, con l’impennata dei rendimenti, è stato a sua volta provocato dal clima di complessiva sfiducia che da alcune settimane si respira sui mercati. La questione greca da un lato e la crisi del sistema bancario spagnolo dall’altro sono infatti i grandi affossatori di qualsiasi tentativo di recupero Lo si è visto a Tokyo e lo si è visto, per l’ennesima volta sui principali listini delle borse europee.

Nello specifico la seduta di oggi è stata condizionata dai rumors sul “nein” della Bce al piano di ricapitalizzazione di Bankia presentato da Madrid. Il no della Bce sarebbe di fatto una conferma della inevitabilità del ricorso da parte della Spagna agli aiuti dell’Esm e dell’Efsf…un copione che già abbiamo conosciuto (Crisi Spagna: il piano di salvataggio è quasi inevitabile).

A causa di questo clima, Piazza Affari ha subito aperto gli scambi in forte ribasso (Apertura Borsa Milano: indici subito negativi, bene Fiat Industriali). Tra i titoli subito in rosso segnaliamo Banca Popolare di Milano, a picco fin dall’avvio delle contrattazioni. Su BPM le vendite, già iniziate ieri, sono proseguite oggi a causa della decisione della banca di non pagare gli interessi su due senior bond (Banca Popolare di Milano non paga la cedola di 2 bond perpetui). Sul fronte opposto invece subito in luce Fiat Industrial che ha beneficato delle notizie sulla fusione con la controllata Cnh. A quest questione abbiamo dedicato un lungo report che ha messo in evidenza come l’integrazione tra la casa madre e la sua controllata altro non sia che un ulteriore passo verso l’addio di FI all’Italia (Fusione Fiat Industrial Cnh: Marchionne punta a lasciare l’Italia).

In generale le perdite di Piazza Affari sono aumentate dopo la diffusione del risultato dell’asta di Btp in agenda oggi (Asta Btp: decennale sopra il 6%). L’incremento del rendimento del titolo decennale che si è tradotto in un aumento dello spread Btp Bund, ha infatti determinato una pioggia di vendite soprattutto sui bancari (Spread Btp Bund in forte rialzo: tensione sui periferici).

 

Il bilancio del pomeriggio

Ennesima seduta negativa per la Borsa di Milano, con l’’indice Ftse Mib che è ritornato sotto la quota dei 13.000 punti e lo spread Btp-Bund schizzato sopra i 460 punti base. La tensione sul mercato obbligazionario, come abbiamo già detto, si è riversata anche sull’’asta di questa mattina quando il Tesoro ha piazzato Btp a 10 anni al 6,03% e titoli quinquennali al 5,66% dal precedente 4,85%. Le tensione sulle piazze europee sono alimentate dalla delicata situazione del sistema bancario spagnolo e dagli ultimi sondaggi elettorali in Grecia, che vedono Syriza in testa con il 30% delle preferenze. Oggi la Commissione Ue ha aperto ufficialmente a un’unione bancaria e a uno schema comune di garanzia dei depositi bancari, raccomandando direttamente un intervento diretto del fondo anti crisi per ricapitalizzare le banche nazionali. E così a Piazza Affari l’’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dell’’1,79% a 12.872 punti, mentre il Ftse All Share è arretrato dell’’1,77% a quota 13.813 punti.

Dagli Stati Uniti nessun dato macroeconomico di rilievo, si segnala solo il calo dei mutui registrato nel mese di aprile (si veda: Usa: in calo nel mese di aprile gli accordi di compromesso per l’acquisto di una casa): dato che non ha di certo aiutato il mercato statunitense, con la borsa di Wall Street che apre la seduta odierna in rosso proseguendo il trend delle ultime giornate (si veda: Apertura in rosso per Wall Street).

Tra i singoli titoli, sotto i riflettori la galassia Fiat a seguito dell’’annuncio di questa mattina per l’integrazione tra Fiat Industrial e CNH. Pesante il ribasso di Fiat (-5,12% a 3,926 euro), mentre Fiat Industrial ha sovraperformato l’’indice di riferimento con un +0,95% a 7,965 euro. Le vendite hanno praticamente travolto tutto il comparto industriale: Impregilo ha ceduto il 4,71% a 3,158 euro, Prysm

http://www.investireoggi.it/news/chiusura-borsa-milano-ftse-mib-in-rosso-pesante-il-comparto-industriale/

Questa voce è stata pubblicata in ordinario crisi e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.