PARA-PAPA’ PARA’-PAPA’

PARA-PAPA’ PARA’-PAPA’

 

Para-papà parà-papà  paratevi

Oh Patria, mi rivolto contro di te
e maledico il tuo nome
riderò del tuo misero orgoglio
chiama pure alla vendetta
i tuoi fantocci
uno due
passo
mano sul core
capo voltato
all’AUTORITA’
vecchi avvoltoi ingobbiti
nuovi avvoltoi digrignanti

para-papà parà-papà

spurga eterna la bava comatosa
della tua miseria
per le strade della città eterna

Oh Patria, tu mi ponesti attorni al collo
la maledizione della tua cavezza
hai ristretto il mio cuore nei confini
delle tue norme della tua lingua della tua storia
mi lasciasti in eredità la colpa dei tuoi crimini

Tu mi lasciasti come sola libertà
la distanza del mio animo ferito
dalla tua ignominia

E voi esecrabili sacerdoti
del rito della Nazione
voi strangolatori dell’ora che viviamo
che da ogni lato ci accerchiate
per dominarci e soffocare l’azione
altrettanto vi maledico

Che direste voi malefici cerimonieri
se il Tempo si fermasse
e al posto di
para-papà-parà-papà
gli innumerevoli eccidi sfilassero?
di sicuro ne andreste fieri
e a testimoni della vostra grandezza
chiamereste stuoli di
storici
vati
giornalisti
e mezze calzette
para-papà.parà.papà

Giacciono innumeri le vittime delle Patrie
le sole piramidi di ossa calcinate
che sfideranno i secoli
a urlare la Storia vera.

Solitario lampeggiò a tratti
un pugnale, uno sparo
come un raggio di luce
nella notte profonda

 

vittoria

2 giugno 2006

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