CASO ALDROVANDI: OLTRE AL DANNO LA BEFFA PER LA MAMMA DI FEDERICO

MAI CREDUTO ALLA RICERCA DI VERITA’ E GIUSTIZIA

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CASO ALDROVANDI: OLTRE AL DANNO LA BEFFA PER LA MAMMA DI FEDERICO

Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, ucciso da quattro poliziotti il 25 settembre del 2005, è stata rinviata a giudizio in Tribunale a Mantova perchè accusata di diffamazione da parte del Pm Guerra, la prima titolare delle (non) indagini sull’omicidio di Federico. Con lei anche tre giornalisti della Nuova Ferrara che riportarono sul giornale le critiche alle indagini del Pm. La stessa si è costituita parte civile nei confronti del quotidiano La Nuova Ferrara, chiedendo 300mila euro di danni. La somma si aggiunge alla richiesta di un altro milione e mezzo di danni nel processo civile in calendario il 21 marzo davanti al Tribunale di Ancona. Secondo i capi d’accusa, Patrizia Moretti e i giornalisti avrebbero offeso la reputazione professionale e personale della Guerra.

Eppure è un fatto provato che critiche e commenti di Patrizia Moretti sulla carenza delle indagini e sull’operato della pm Guerra nei primi mesi dell’inchiesta, si possono trovare nelle motivazioni delle sentenze dei giudici di primo e secondo grado di Ferrara e Bologna, e di altri giudici che hanno processato e condannato altri poliziotti per depistaggi e omissioni. Proprio i giudici, come richiesto dalla difese del quotidiano ferrarese e della madre di Aldro, sono stati inseriti nella lista testimoni depositata al processo e che dovrà essere accolta dal giudice monocratico di Mantova. Ai nostri microfoni Patrizia Moretti, mamma di Aldro.

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