“Di queste città resterà: il vento che le attraversa!
La casa rallegra il mangione: è lui che la vuota.”
Sappiamo di essere effimeri
e dopo di noi ci sarà: niente degno di nota.
Nei terremoti futuri io spero
che non si spenga il mio virginia per l’amarezza,
io, Bertolt Brecht, sbattuto nelle città
dai neri boschi, nel grembo di mia madre, in tenera età.
(del povero B.B)
Di questa città non resterà che il nulla!
Effimera era, tanto da non saperlo.
il vento sputerà a rinnovare le fiamme.
Nulla degno di nota resterà di lei.
Solo dai terremoti futuri resterà la memoria
dei distruttori, del loro strazio e vendetta.
Questo solo sarà annotato .
Loro che seppero tramutare l’amarezza
alla meraviglia della futura bellezza.
vittoria
che non ha resistito a rispondere a Brecht